TEAM’S MACORATTI: QUARANT’ANNI DI VINO, PASSIONE E MERCATO NEL CUORE DI ROMA
Quarant’anni raccontati con il calice in mano. È la filosofia con cui Team’s Macoratti ha scelto di celebrare un traguardo importante della sua storia: quattro decenni a fianco dei professionisti del vino, con lo sguardo sempre rivolto all’eccellenza e al cambiamento. Tutto ha inizio nel 1985, quando Tito Macoratti, figura carismatica e visionaria, coglie un’opportunità offerta da Gio. Buton & C. S.p.A. e fonda la prima agenzia di rappresentanza organizzata del settore wine & spirits nella Capitale. Da allora, tra crisi e rinascite, evoluzioni del gusto e sfide commerciali, Team’s è diventata una realtà imprescindibile per il panorama vitivinicolo romano. Oggi guidata dai figli Alessio e Ilaria Macoratti, l’agenzia rappresenta oltre 60 aziende italiane e internazionali, servendo più di 1.600 clienti attivi, tra ristoranti, enoteche e GDO.
Un anniversario servito a tavola
Per celebrare i 40 anni di attività, Team’s ha scelto il linguaggio più autentico per chi vive di vino: la tavola. È nato così un ciclo di otto pranzi esclusivi, ospitati nei migliori ristoranti della Capitale, con il coinvolgimento di produttori, stampa e operatori del settore. Momenti di incontro e confronto che sono diventati occasione per riflettere sul presente e sul futuro del mercato del vino a Roma, brindando alle storie che hanno costruito questo lungo percorso.
L’appuntamento che si è tenuto il 9 giugno presso Hotel de la Ville di Roma, con protagoniste alcune delle etichette più rappresentative di Tenuta Ferrata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Famiglia Cecchi, Stocco e Passo delle Tortore. In degustazione, eccellenze come l’Etna Bianco Cèneris e il Metodo Classico di Tenuta Ferrata, il Bolgheri Superiore Baia al Vento e lo Chardonnay La Pietra firmati Folonari, fino alla Ribolla Gialla Brut Nature di Stocco e agli Champagne Vollereaux.


Il menu d’autore
A interpretare le suggestioni enologiche sarà un menu pensato per esaltare l’equilibrio tra mare, terra e tradizione. In apertura, seppia con guacamole e bottarga di muggine, seguita da tubetti rigati con scorfano e mandorle. Il piatto principale reinterpreta il filetto in chiave “saltimbocca”, con crema di patate all’olio d’oliva e verdure di stagione. Si chiude con una selezione di formaggi abbinati a vini strutturati e complessi, tra cui l’Etna Rosso Frevi, il Greco di Tufo Le Arcaie, il Friulano Doghis e il Cabreo Il Borgo.
Vini in degustazione: un viaggio tra terroir e identità
La degustazione è stata una narrazione al bicchiere dei territori, delle visioni produttive e dell’evoluzione stilistica delle aziende partner di Team’s Macoratti.
Tenuta Ferrata, protagonista con le sue etichette etnee, propone un trittico che celebra l’identità vulcanica della Sicilia orientale. Il Metodo Classico, elaborato da uve Carricante in purezza e affinato sui lieviti per oltre 30 mesi, si distingue per l’eleganza austera, la bolla fine e una spiccata nota fumé che evoca l’anima lavica dell’Etna. L’Etna Bianco Cèneris 2023 è un bianco di razza: teso, sapido, con richiami di scorza di limone, pietra focaia e fiori di ginestra. Il Rosato Cimé 2024, da Nerello Mascalese vinificato in rosa, è fresco, agrumato e salino: un rosato gastronomico, mai banale, che accompagna con disinvoltura sia la cucina di mare che carni bianche delicate.
Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, storica famiglia toscana custode di alcuni dei cru più pregiati della regione, porterà in degustazione quattro etichette emblematiche. Il Bolgheri Superiore Baia al Vento 2022, Cabernet Sauvignon e Merlot in blend, è un rosso avvolgente, dalla struttura importante, con tannini vellutati e aromi di frutti neri, cacao e tabacco. Lo Chardonnay La Pietra 2022, fermentato e affinato in barrique nuove, incarna lo stile “montrachetiano” della Toscana: ampio, burroso, con freschezza citrina e note di nocciola tostata. A completare il racconto, il Selvante 2019, rosso mediterraneo e versatile da uve Sangiovese e Cabernet Franc, e Il Pareto 2020, 100% Cabernet Sauvignon da vigneti di Nozzole, elegante e profondo, adatto al lungo invecchiamento.


Famiglia Cecchi proporrà le cuvée della maison Vollereaux, Champagne di proprietà che si distingue per l’equilibrio tra tradizione e bevibilità moderna. Il Brut Réserve, da Pinot Meunier, Chardonnay e Pinot Noir, è croccante, floreale e leggermente mandorlato, mentre il Brut Nature ne è la versione più rigorosa, con zero dosaggio, che mette in risalto la mineralità e l’anima verticale. Insieme, offrono uno spaccato elegante della Champagne più autentica.
Stocco, realtà friulana che unisce approccio sostenibile e modernità, presenterà cinque etichette che ben rappresentano l’identità delle Grave. Il Pinot Grigio Ramato 2024, dalla classica colorazione ramata grazie alla breve macerazione sulle bucce, è ampio, con sentori di pesca matura, spezie dolci e un finale sapido. La Ribolla Gialla Albe 2024 è un bianco puro, delicato ma persistente, ideale come aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce crudo. La sua versione Brut Nature spumantizzata esalta la freschezza naturale del vitigno con una bolla fine e una piacevole acidità agrumata. Il Sauvignon Meris 2024, aromatico ma mai eccessivo, regala un profilo tra sambuco, salvia e frutto tropicale, mantenendo un’eccellente pulizia gustativa.
Passo delle Tortore, giovane realtà dell’Irpinia, porterà in scena Le Arcaie Greco di Tufo 2024, bianco strutturato e profondo, che affonda le sue radici in suoli di origine vulcanica e calcarea. Lunga persistenza, profumi di pera matura, nocciola, erbe balsamiche e un finale sapido lo rendono ideale per l’abbinamento con piatti di mare importanti, crostacei e formaggi erborinati.
In chiusura, altri protagonisti di spessore: Etna Rosso Frevi 2020 di Tenuta Ferrata, rosso nervoso e minerale da Nerello Mascalese, il Friulano Doghis 2021 di Stocco, che regala note di mandorla amara e frutta a polpa bianca, e il Cabreo Il Borgo 2022, blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, che incarna la finezza del Chianti Classico moderno, firmato Folonari.
Una lettura del mercato: cosa beve Roma
Con un’esperienza capillare sul campo, Team’s Macoratti si configura anche come osservatorio privilegiato sulle preferenze dei consumatori della Capitale. “Roma è una città bianchista”, racconta Alessio Macoratti, oggi responsabile commerciale e amministratore unico. “I vini del nord, come Vermentino di Sardegna e i bianchi altoatesini, sono molto apprezzati. Anche per i rossi, si guarda spesso fuori regione: Bolgheri, Chianti e Morellino restano punti fermi”. L’Abruzzo mantiene una presenza forte, sia per affinità culturale che per vicinanza geografica, mentre cresce l’interesse per le varietà friulane, con la Ribolla Gialla tra le più richieste. Nel mondo delle bollicine, il Prosecco domina, ma negli ultimi anni anche Franciacorta ha conquistato sempre più spazio.

I nuovi scenari: naturali, dealcolati, sostenibilità
L’agenzia ha saputo adattarsi anche alle nuove tendenze del settore, trattando vini naturali e dealcolati, sebbene il mercato resti ancora di nicchia. “Li inseriamo in portfolio per completezza – spiega Macoratti – ma il loro peso sulle vendite è ancora marginale. I dealcolati stanno però crescendo, anche grazie all’attenzione mediatica e normativa ricevuta di recente”.
Il valore del team
Dietro il successo di Team’s c’è una struttura solida, costruita nel tempo e composta oggi da oltre 20 professionisti tra agenti, segreteria commerciale e amministrativa. Un gioco di squadra che si riflette nel nome stesso dell’azienda e che, nel corso degli anni, ha saputo costruire relazioni di fiducia con produttori, ristoratori ed enotecari. Accanto ad Alessio e Ilaria, oggi è attiva anche la terza generazione con Alessandro Macoratti e Matteo Trasciani, segno di una continuità che guarda lontano.