Milano ha celebrato l’eccellenza pugliese: Le Fabriche ha debuttato con MarrubiuM Riserva Del Bono 2022

La storica tenuta salentina ha presentato la sua prima etichetta nella cornice esclusiva di Casa Cipriani, con una degustazione guidata dal primo Master of Wine italiano

Un nuovo capitolo si è aperto nel panorama vinicolo italiano lo scorso 5 maggio, quando Le Fabriche ha svelato al pubblico milanese la sua prima etichetta: MarrubiuM Riserva Del Bono 2022. L’evento, ospitato nella raffinata cornice di Casa Cipriani, ha segnato il debutto ufficiale di un progetto ambizioso che mira a reinterpretare in chiave contemporanea l’identità più autentica del territorio jonico-salentino.

La degustazione, seguita da un tasting lunch esclusivo, è stata guidata da Gabriele Gorelli MW, primo Master of Wine italiano, affiancato dall’enologo Mattia Vezzola, creatore di questo Primitivo di Manduria DOC che promette di ridefinire gli standard qualitativi della denominazione pugliese.

Una rinascita guidata dalla passione

Le Fabriche aveva rappresentato la storia di una rinascita. La storica tenuta salentina aveva intrapreso nel 2020 un nuovo percorso sotto la guida di Rinaldo Del Bono, con l’obiettivo di riscoprire e celebrare l’identità del territorio attraverso una visione moderna e sostenibile. Il progetto era nato dall’amicizia tra Del Bono e l’enologo Mattia Vezzola, uniti dalla volontà di valorizzare il paesaggio, la storia e la cultura viticola del Salento.

La tenuta si estendeva su oltre 100 ettari nel comune di Maruggio, dove la biodiversità regnava sovrana: 80 ettari erano dedicati a ulivi secolari, 15 a un bosco mediterraneo e 25 ettari a vigneti specializzati. In questo ecosistema armonico, tra pietra chiara, ulivi maestosi e profumi salmastri, convivevano ricerca scientifica e savoir-faire agricolo tradizionale.

L’eccellenza in numeri limitati

MarrubiuM Riserva Del Bono 2022 aveva rappresentato l’espressione più pura di questa filosofia produttiva. Il vino, prodotto in soli 12.500 bottiglie da 0,75 litri e 200 magnum da 1,5 litri, era nato dalla sapiente combinazione di due approcci viticoli: i vigneti coltivati a spalliera su terreni calcareo-argillosi e i tradizionali alberelli pugliesi, piantati a pochi passi dal mare Ionio.

Questo Primitivo di Manduria DOC si era distinto per la capacità di esprimere simultaneamente la forza tellurica del territorio, l’eleganza della lavorazione moderna e il mistero ancestrale del Salento. Un equilibrio complesso che aveva riflesso l’impegno dell’azienda verso una produzione sostenibile e attenta alla qualità, piuttosto che alla quantità.

Il futuro del Primitivo di Manduria

L’evento milanese aveva rappresentato molto più di una semplice presentazione: era stata la dichiarazione d’intenti di una nuova generazione di produttori pugliesi che guardavano al futuro senza dimenticare le radici. La presenza di professionisti del settore e sommelier aveva confermato l’interesse crescente verso produzioni di nicchia che sapevano raccontare il territorio di origine.

Con MarrubiuM Riserva Del Bono 2022, Le Fabriche non solo era entrata nel mercato del vino di qualità, ma aveva proposto una nuova narrazione del Salento vinicolo, dove tradizione e innovazione si erano fuse per creare prodotti unici e irripetibili, capaci di competere sui mercati nazionali e internazionali più esigenti.

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