Telmont e il futuro dello champagne ‘etico’: ecco la Réserve de la Terre Rosé

Il futuro dello Champagne parla il linguaggio del biologico e della sostenibilità, in modo autentico. Anche se, in quelle terre, chi abbraccia questi ideali è spesso considerato un “troublemaker”, qualcuno che rompe gli schemi. La maison Telmont, tuttavia, continua con determinazione lungo la propria strada, riaffermando i suoi principi con la nuova Réserve de la Terre Rosé: una cuvée solare e vibrante, frutto di un suolo vivo e coltivato secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Un’etichetta che rappresenta un nuovo passo nel percorso dell’azienda verso una viticoltura sempre più sostenibile e rigenerativa, capace di coniugare eleganza, freschezza e autenticità.

Da un punto di vista tecnico, la Réserve de la Terre Rosé nasce dall’unione di due annate complementari: il 2021, difficile in termini di resa ma eccezionale per la qualità delle uve, e il 2020, generoso e armonioso. Il blend – Chardonnay (38%), Meunier (27%) e Pinot Noir (35%), di cui il 15% vinificato in rosso proveniente dalla Côte des Bars – dà origine a un rosé d’assemblage raffinato e armonico, in cui energia e complessità si intrecciano in un finale teso e vibrante. Al naso si colgono note di melagrana e ribes rosso, con eleganti sfumature tostate; al palato è floreale e audace, dominato da aromi di ciliegia e scorza d’arancia, e chiude con un finale lungo, salino e delicatamente speziato.

Uscita un anno dopo la cuvée manifesto “Réserve de la Terre”, realizzata con uve 100% biologiche, la versione rosé è prodotta in quantità estremamente limitata — solo 5.119 bottiglie — e si distingue per una scelta tanto simbolica quanto concreta: l’utilizzo del vetro verde al posto di quello trasparente. Questo nuovo vetro contiene l’87% di materiale riciclato (contro lo 0% del vetro chiaro), contribuendo in modo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale. Inoltre, per politica aziendale, le bottiglie non vengono trasportate in aereo e risultano più leggere delle convenzionali, grazie a un brevetto reso accessibile anche ai concorrenti.

Le scelte della maison Telmont hanno attirato l’attenzione di personalità come Leonardo DiCaprio, che ha deciso di sostenere il progetto non come testimonial, ma come investitore. Insieme a lui figurano Bertrand Lhôpital, pronipote del fondatore Henri e promotore della conversione biologica già dal 1999, il presidente Ludovic du Plessis e l’azionista di maggioranza Rémy Cointreau.
Il lancio ufficiale italiano della Réserve de la Terre Rosé si è svolto il 6 ottobre a Casa Azzoguidi, a Bologna, durante un evento esclusivo organizzato da Gruppo Montenegro, distributore ufficiale di Telmont e del portafoglio Rémy Cointreau in Italia. Un’occasione per degustare la nuova cuvée insieme all’ambassador Luca Angeli e approfondire la filosofia green della maison, fondata nel 1912 da Henri Lhôpital a Damery, vicino a Épernay, dove savoir-faire e responsabilità ambientale si fondono in un unico calice.


