Asti, il 7 settembre il Palio festeggia 750 anni di storia

Non solo Siena: il Palio di Asti è la corsa di cavalli più antica d’Italia e risale al 1275, quando fu disputato per la prima volta come atto di sfida nei confronti della rivale Alba. Da allora, da ben 750 anni, ogni settembre la città rinnova questa tradizione che intreccia competizione, fede e identità civica.

L’appuntamento di domenica 7 settembre non rappresenta soltanto una gara: è il cuore della memoria astigiana, un rito collettivo che ha attraversato i secoli e che continua a raccontare la storia e l’orgoglio di un popolo. Il Palio non è solo un confronto spettacolare tra fantini e cavalli, ma un simbolo profondo dell’identità cittadina, capace di fondere passione, tradizione e appartenenza.

Il meccanismo della corsa è preciso: i protagonisti sono 21 tra rioni, borghi e comuni del territorio, ciascuno con colori, stemmi e usanze proprie. La gara si articola in tre batterie con sette cavalli ciascuna; i primi tre classificati di ogni prova accedono alla finale, che vede in pista nove concorrenti. Come accade a Siena, la partenza è regolata dal mossiere dietro al canapo, e il vincitore è il cavallo che per primo oltrepassa il traguardo, anche se “scosso”, ossia senza fantino.

La festa, però, non si esaurisce nella corsa. Già da maggio si susseguono appuntamenti che scandiscono l’attesa: dall’offerta del Palio alla valutazione dei drappi, dalle prove degli sbandieratori al giuramento ufficiale dei partecipanti, fino alla sfilata dei più piccoli. Nei giorni immediatamente precedenti si svolgono il mercatino del Palio, le cene propiziatorie nelle contrade e la prova generale della vigilia.

Figura cardine è il capitano del Palio, che apre la sfilata, vigila sulla regolarità della competizione e chiede al sindaco la “licenza di correre”. I cavalli, curati e preparati con attenzione dai rispettivi comitati, vengono benedetti nei rioni prima di entrare in piazza. E il giorno della gara l’attesa si fa elettrica: minuti interminabili di tensione, fino allo scoppio della corsa, che culmina in un’esplosione di gioia per chi trionfa e, come da tradizione, negli immancabili scherzi ai rivali sconfitti.

Il 2025 porta con sé un doppio anniversario: oltre ai 750 anni del Palio, si celebrano anche i 120 anni della storica azienda Perlino, nota in tutto il mondo per spumanti e vermouth. Per l’occasione, la casa piemontese rende omaggio alla città con il suo “Corsieri del Palio”, scelto come “Vermouth del Palio”, e con un evento speciale allestito in concomitanza della corsa. Giunto alla quarta edizione, il Perlino Corporate Event 2025 si annuncia come un’esperienza unica per clienti e partner internazionali, tra degustazioni, cultura e ospitalità italiana. Un modo esclusivo per intrecciare la storia del Palio con quella dell’azienda, nata nel 1905 in un borgo dell’astigiano e oggi presente in oltre 70 Paesi.

A suggellare questa ricorrenza, Perlino sarà sponsor tecnico ufficiale del Palio, consolidando il legame con una delle manifestazioni più rappresentative del Piemonte. Protagonista assoluto sarà il Vermouth di Torino “Corsieri del Palio”, che racchiude in sé passione e tradizione: intenso ed elegante, frutto di un raffinato equilibrio di erbe e spezie lavorate singolarmente e poi unite con maestria.

Il design dell’etichetta, ispirato al corsiero – cavallo da corsa per eccellenza – celebra lo spirito fiero e determinato che accomuna l’azienda e il Palio. “Festeggiare i nostri 120 anni come sponsor tecnico del Palio di Asti, proprio nel 750° anniversario – afferma Elena Branda, responsabile marketing di Perlino – è per noi motivo di grande orgoglio. Vogliamo rendere omaggio alle nostre origini e condividere con i nostri ospiti internazionali l’autenticità, la cultura e la passione che contraddistinguono la nostra azienda e il territorio che ci ospita da oltre un secolo”.

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